Da vicino nessuno e' normale


Da vicino nessuno e' normale

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Il titolo del festival, Da vicino nessuno è normale, adottato dall’ex Ospedale Psichiatrico di Trieste, che lo aveva scelto come slogan negli anni ’80 per il suo contenuto libertario e anti stigmatizzante, è la strofa di una canzone di Caetano Veloso. Questa frase, che campeggia all’ingresso del festival, è per noi sottotesto di lavoro, tema costante della programmazione, che sancisce definitivamente la fine del ghetto, che si parli di persone con problemi di salute mentale, di stranieri, di rifugiati, di persone con disabilità o di giovani senza aspirazioni.

Nato nel 1997, il festival estivo Da vicino nessuno è normale è un incubatore di innovatività: dai primi anni di vita ha invitato i cittadini a confrontarsi con un pezzo di memoria rimossa della città – chi non ha mai avuto un parente con problemi di salute mentale? -, e li ha anche accompagnati a scoprire uno spazio urbano per molti sconosciuto che stava per rinascere come luogo di cultura. Alcuni degli artisti che il festival ha ospitato sono: Marco Paolini, Ascanio Celestini, Marco Baliani, Federico Tiezzi e Sandro Lombardi, Socìetas Raffaello Sanzio, Teatro dell’Elfo, Teatro delle Albe, Oiseau Mouche, Antonio Viganò.

Il festival ha dato vita al TeatroLaCucina, inaugurato nel 2008 nel trentennale della Legge Basaglia/180, nella vecchia cucina da cui ha preso il nome, l’edificio è tutelato dalla Soprintendenza ai Beni Culturali.


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