Magie Barocche 2025

Magie Barocche 2025

dal 19 ottobre al 14 dicembre 

Continua anche il progetto su Alessandro Scarlatti nel trecentesimo anniversario della morte con l’esecuzione delle serenate (a Tre voci, archi e basso continuo) entrambe inedite – Le Muse Urania e Clio lodano le bellezze di Fillie Serenata à Filli – e della cantata per soprano e basso continuo – Eurilla all’or che se cinta – eseguita in prima mondiale, il cui manoscritto, in copia unica, è conservato nel Fondo Altieri presso la Biblioteca Comunale “Principe di Villadorata” di Noto, Edizione critica a cura di Niccolò Maccavino, Istituto Italiano per la Storia della Musica. Il concerto sarà preceduto da una giornata di Studio dedicata alla produzione di Serenate e di Cantate di Alessandro Scarlatti con alcuni fra i maggiori musicologi del settore.

Con la prestigiosa Cappella Neapolitana diretta da Antonio Florio, saranno eseguiti Gli ultimi anni a Napoli di Alessandro Scarlatti e, nell’Edizione critica di Giuseppina Crescenzo per l'Istituto Italiano per la Storia della Musica, sempre di Alessandro Scarlatti, le Scene buffe Filandra e Selvino da La donna ancora è fedele, Teatro S. Bartolomeo 1698 (nel 2025); Niceta e Morasso da L’Emireno o vero Il consiglio dell’ombra, Teatro S. Bartolomeo 1697 (nel 2026) e Lucilla e Delbo da Il prigioniero superbo, Teatro S. Bartolomeo 1698 (nel 2027).

Sarà avviato, inoltre, un progetto sul compositore siciliano Antonino Reggio, con un concerto per ogni annualità di musiche sacre e profane, composte tra il 1745 e il 1774, contenute nella collezione Santini a Münster ed eseguite in prima esecuzione in tempi moderni dall’Arianna Art Ensemble.

L’innovatività del progetto e dei linguaggi hanno creato negli anni precedenti un riequilibrio territoriale della domanda e dell’offerta, soprattutto poiché il Festival è stato parte propositiva nel sostegno al rischio culturale dei cosiddetti “territori svantaggiati” del Distretto culturale del sud-est della Sicilia. In questo triennio, ad esempio, celeberrime sonate e temi di grandi maestri del periodo barocco saranno confrontate e rilette in chiave jazz (Danilo Rea Trio, Improvvisazioni su musiche di Claudio Monteverdi).

La programmazione triennale sarà arricchita anche dall’utilizzo di linguaggi innovativi e sperimentali attraverso la commissione di nuove partiture a giovani compositori con la precisa indicazione di ‘nuove’ commistioni tra i vari linguaggi contemporanei.

Nel solco della programmazione triennale, la valorizzazione e il sostegno della creatività giovanile emergente, a favore del ricambio generazionale, è uno dei punti di forza del Festival attraverso l'affidamento a giovani studiosi e musicisti delle grandi pagine della musica strumentale barocca del Settecento, collazionate con le fonti. Inoltre, sin dalla sua fondazione, il Festival ha valorizzato artisti emergenti sia italiani sia stranieri. Anche in questa triennalità saranno presenti giovani interpreti opportunamente scelti tra i vincitori di importanti concorsi nazionali e internazionali.

La dettagliata conoscenza delle forme musicali, del rapporto tra musica e parola, delle delicate sonorità affidate alle corde di budello degli strumenti e degli spazi limitati dell'antica fruizione musicale barocca sono, infatti, tra i veicoli portanti per rendere un pubblico consapevole, competente e sempre più numeroso.

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