Giovedi' Rossettiani 2024

Il «Teatro di parola» è un genere che mette in contatto speciale e privilegiato l’attore con lo spettatore. Da un lato, dunque, il racconto degli eventi, dall’altro l’attenzione dello spettatore che partecipa, ascolta e immagina attraverso le parole di chi recita. Una formula che richiama, volendo, il teatro antico , dominato dalla sola voce dell’attore e degli attori. La trasposizione odierna di quel metodo è un’avanguardia che rinnova la scena teatrale. Certo, si tratta di un teatro rivolto a chi vuol capire e pensare, spesso senza l’ausilio della gestualità, dei costumi e di scenografie mirabolanti, un vero e proprio rito culturale in cui ciò che conta è la parola. L’invenzione teatrale parla ad un pubblico dotato di spirito critico e disposto all’ascolto e alla riflessione. L’idea era stata accarezzata anche da Pasolini, ma soprattutto da Pirandello quando alludeva al teatro come camera della «tortura». Lo spettatore diventa preda di una giostra emotiva, di «un gioco delle parti» in cui nessuno è esente dall’essere colpito o «torturato» dalla parola teatrale che interroga la coscienza di chi ascolta.

I GIOVEDI ROSSETTIANI 2024 presentano al Teatro Rossetti di Vasto un programma di 5 eventi che spaziano da Flaiano a Berto, da Melville a Dante, a Hemingway.