Il Settimo Continente

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“L’oceano è grande perché non respinge nessun fiume” detto cinese. L’oceano ha il mal di pancia! Se ne è accorto da trent’anni Charles Moore, marinaio, esploratore, ambientalista, scrittore che da Cristoforo Colombo dei giorni nostri denuncia (non con troppo successo) la scoperta, o meglio l’emersione, o più correttamente “l’agglomerazione” coatta della più grande opera artificiale mai costruita, la più grande improvvisazione ingegneristica mai concepita, e si sa dalle improvvisazioni nascono grandi cose. Al momento è grande tre volte la Francia ed è chiaramente visibile dallo spazio (altro che grande muraglia). È il Pacific Trash Vortex, per alcuni la grande zuppa di plastica, per i più fantasiosi l’Isola di Plastica. Tre antropologi clown, attraverso uno stile comico-surrealista, ci illustrano il tragicomico rapporto tra uomo e plastica. Tra goffi tentativi, belle speranze e improbabili soluzioni, si consuma la disperata impresa di compiere “la grande magia”, quella di far scomparire tutta la plastica del mondo.
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